Questo libro, veramente bello, mi ha fatto riflettere molto; non parla soltanto del Nazismo, della Germania di Hitler e delle esperienze personali della madre di Helga, ma anche del rapporto tra quest'ultima e la figlia. Nella vita il nostro primo punto di riferimento, soprattutto quando si è bambini, sono i nostri genitori, e non riesco a pensare come possa essere stato per la Schneider dover crescere senza una figura materna. Io credo che non ne sarei capace, perchè per quanto io litighi con mia mamma, lei è sempre, insieme a papà, il mio punto di riferimento in tutto.
I genitori sono le prime persone che incontriamo nel corso della nostra vita, le uniche che pensano a noi figli in ogni momento e le uniche che ci vorranno sempre bene. So benissimo di non essere la prima persona a parlare di questo, ma leggendo quel libro mi sono resa conto della fortuna che ho ad essere cresciuta con dei fantastici genitori al mio fianco; come tutti noi adolescenti che nonostante siamo costantemente in disaccordo con loro sappiamo in fondo di essere fortunati, tanto, tanto, tanto fortunati.
E so anche che mia mamma e mio papà leggeranno questa cosa, perciò vorrei dirgli, sebbene io li faccia arrabbiare spesso, che li ringrazio per tutto ciò che fanno per me e che non riesco ad immaginarmi una vita senza di loro. Vi voglio tanto bene.
Noi ci aggiorniamo presto,
Alessia.
Questi sono Mamma Nicoletta e Papà Paolo, i miei maestri di vita. |
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