domenica 11 settembre 2016

11 settembre 2016, Estate

Oggi è l'11 settembre, l'ultimo giorno delle mie vacanze estive: domani ricomincia la scuola; da un lato sono contenta, perchè rivedrò tutti i miei compagni, dall'altro no, perchè con oggi finisce una delle estati più belle di tutta la mia vita.
Questi ultimi tre mesi sono stati meravigliosi; ho avuto l'occasione di passare momenti indimenticabili con i miei amici al mare, ho incontrato persone che aspettavo di rivedere da tantissimo tempo e ho avuto l'occasione di conoscere persone meravigliose, che purtroppo abitano lontano, ma con le quali ho condiviso sorrisi, pianti e bei momenti.

E' stata un'estate fantastica e ciò lo devo solo alle persone che mi hanno accompagnata in questi mesi. Devo dire grazie a tutti i miei amici, quelli vecchi e quelli nuovi, che abitano qui vicino per aver reso divertentissime le nostre giornate al mare o le sere in città; devo ringraziare tutti i ragazzi che ho conosciuto a Ipswich che hanno reso quelle due settimane le più belle del mondo; devo ringraziare le ragazze che ho conosciuto in Calabria e tutti gli animatori del villaggio, con i quali ho legato molto, che hanno fatto diventare la vacanza insieme ai miei genitori fantastica; ma soprattutto devo ringraziare loro, la mia mamma e il mio papà, per avermi permesso di realizzare il mio sogno di visitare i Warner bros studios di Harry Potter, per avermi iscritto alla vacanza-studio e per avermi portato in Calabria, un posto meraviglioso con persone altrettanto meravigliose.

Vorrei davvero tornare indietro al 6 giugno per ricominciare tutto da capo senza cambiare una virgola, perchè la mia estate è stata perfetta e la rifarei mille volte.

Auguro un grandissimo "in bocca al lupo" a tutti coloro che domani, o nei possimi giorni, cominceranno la scuola.
A presto,
Alessia.

lunedì 29 agosto 2016

29 agosto 2016; Solidarietà, divertimento e colore

Solidarietà, divertimento e colore, le tre parole d'ordine della Color Vibe 5K, che si è svolta ieri nella tenuta di Marinella di Sarzana. La Color Vibe è un evento di beneficenza organizzato in collaborazione con la Croce Rossa, solitamente i fondi raccolti vengono devoluti in beneficenza alla Croce Rossa per operare nel territorio ospitante la corsa; questa volta, invece, in seguito al tragico evento recentemente accaduto nel centro Italia, i soldi ricavati dall'evento verranno devoluti ai comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto. Questo evento consiste nel percorre 5 chilometri, correndo o camminando, durante i quali si viene spruzzati di colore; all'arivo il divertimento non è ancora finito: si balla tutti insieme sotto una pioggia di polvere colorata, sparata dai cannoni a bordo palco.

Ho partecipato insieme alle mie due famiglie, quella vera e quella della palestra; insieme alle mie compagne di squadra, tra risate e colore, siamo arrivate al traguardo in tempo per accaparrarci i posti in prima fila proprio sotto il palco. Il momento della "discoteca" è stato il più divertente, ho ballato sulle canzoni più belle dell'estate, sono stata sommersa dal colore ed ho persino cantato al microfono del presentatore. 

E' stata un'esperienza fantastica ed indimenticabile che spero di rifare il più presto possibile.
Vi lascio con alcune foto di ieri, a presto.
Alessia

Il team L'Ecole.

Da sinista, io, Naima e Letizia prima della partenza.

I miei genitori ed io all'arrivo.


La pioggia di colore che ha invaso Marinella.

Uno dei tanti momenti del ballo.

venerdì 26 agosto 2016

26 agosto 2016, 267

267. 267. 267.
Non è un numero a caso; 267 è il numero delle persone rimaste vittime del terremoto del 24 agosto, ore 3.36, magnitudo 6.0. 267 è un numero molto grande che continuerà a crescere sempre di più nei prossimi giorni, perché non sono ancora stati trovati tutti i dispersi. 267 è un numero tanto grande quanto 387, il numero dei feriti ospedalieri, dei quali, per fortuna, una buona parte è già stata dimessa.
Sono terribili le immagini che ci vengono mostrate dai telegiornali e dai quotidiani, ed è ancora più terrible la sensazione di impotenza che provo davanti a quelle immagini. Case ed edifici pubblici crollati, ridotti praticamente in polvere, milioni di sfollati che hanno paura, chi spera di ritrovare i familiari dispersi e chi, purtroppo, li ha già persi. 
Unico barlume di speranza sono i soccorritori che non si arrendono davanti a nessuna difficoltà per cercare di aiutare tutte le povere persone colpite da questo disastro.

Purtroppo non mi è possibile andare sul posto ad aiutare, ma posso comunque fare qualcosa donando al numero della protezione civile e partecipando agli eventi di beneficenza e credo che questo, per una ragazza della mia età sia già qualcosa. Sono vicina nel dolore a tutti coloro che sono stati colpiti dal sisma e spero vivamente che tutto ciò si risolva il prima possibile.

Ci aggiorniamo presto.
Alessia.

sabato 20 agosto 2016

20 agosto 2016, Amicizia

Pochi minuti fa stavo osservando la mia scrivania e mi è venuta in mente questa parola "amicizia".
Aspettate un attimo, so che ve lo state sicuramente chiedendo: "Come può venirti in mente la parola amicizia fissando un pezzo di legno appoggiato su altri 4 pezzi di legno che le persone normali usano per studiare?" Beh, in realtà non stavo guardando proprio la scrivania, ma il mio copri scrivania, ovvero un collage, realizzato da me, con tutte le foto dei miei amici, ed è per questo che ho pensato al termine amicizia.

Che cos'è l'amicizia per voi? Secondo me amicizia è un insieme di concetti racchiusi tutti in una sola parola. Amicizia vuol dire rispetto reciproco, vuol dire aiutarsi nei momenti del bisogno, vuol dire condividere, sia cose materiali che bei momenti; amicizia vuol dire stare insieme nella gioia e nel dolore, vuol dire divertirsi e vuole anche dire sbagliare insieme. 
E non importa se non viviamo nello stesso palazzo dei nostri amici, come nei film, o nella loro stessa città, e non serve nemmeno ripetergli continuamente quanto teniamo a loro, perchè basta sapere di poter contare l'uno sull'altro per dimostraglielo, ovunque ci si trovi.

Nell'ultimo periodo ho avuto qualche problema con l'argomento amicizia, ma con il tempo sono riuscita a sistemare le cose, ed ho trovato degli amici splendidi con cui condividere i ricordi migliori di questa estate fantastica; non tutti sono qui con me a Sarzana, tanti sono sparsi in giro per l'Italia, ma so comunque di poter contare su di loro per qualsiasi cosa, perchè anche se non si trovano qui fisicamente, li porto sempre con me dentro il cuore.

Per oggi è tutto, a presto.
Alessia.

giovedì 11 agosto 2016

11 agosto 2016, La notte di san Lorenzo

Ieri era il 10 agosto, meglio conosciuto come San Lorenzo; la notte di San Lorenzo, di solito, si vedono le stelle cadenti, così con i miei amici abbiamo organizzato una cena sulla spiaggia molto improvvisata per poterle guardare. La mattina ci si è presentato, però, un problema non indifferente: la pioggia. Il meteo prevedeva temporale nel pomeriggio, e noi avremmo dovuto annullare la cena; per fortuna il cielo è stato clemente con noi ed è rimasto nuvoloso senza far cadere una goccia di pioggia, mi sarebbe dispiaciuto rimandare tutto.

Poco prima dell'ora di cena sono andata con Letizia in spiaggia e, mentre gli "uomini" sono andati a prendere le pizze, Letizia, Elena ed io siamo rimaste a fare qualche foto "artistica" al mare e a giocare a schiacciasette con una palla da volley bucata, quando ci si vuole divertire ci si adatta, l'importante è stare bene insieme. La serata è proseguita mangiando e scherzando tutti insieme, con tanto di passeggiata per digerire la pizza! Il tempo è volato e, tra una risata e l'altra, era già ora di tornare a casa. Le stelle cadenti non sono riuscita a vederle, ma ho passato una serata meravigliosa con i miei amci, perciò sono molto contenta lo stesso.

Vi lascio alcune foto di ieri, ci vediamo presto.
Alessia.





venerdì 5 agosto 2016

5 agosto 2016, Ipswich: una parola, MILLE EMOZIONI

Ieri è terminata per me una delle esperienze più belle di tutta la mia vita; sono tornata a casa dopo due splendide settimane in Inghilterra. (Non rispiego che cos'è questo campus perchè ne ho già parlato nei due post precedenti, perciò se vi interessa leggeteli.)
Durante queste due settimane ho avuto l'occasione di incontrare delle persone meravigliose con cui ho passato degli splendidi momenti che ricorderò per tutta la vita; vorrei parlarvi un po di loro, iniziando dalle mie compagne di stanza.


Loro sono, a partire da sinistra, Viviana, Giada, Elena (mia cugina) e Dorotea, le migliori compagne di stanza che si possano desiderare. Con loro ho passato fantastiche giornate e serate, tra risate, foto, video, musica, scorpacciate di dolcetti inglesi e chiacchiere notturne; non mi dimenticherò mai di loro, né di tutto quello che abbiamo fatto insieme, perchè mi sono divertita talmente tanto che avrò il loro ricordo per sempre impresso nella mente.



Questa è la mia classe; da sinistra: Giandomenico, Lorenzo, Michele, Federico, Andy (il nostro insegnante), Sarah, Miriana, Claudio, Alessia, Elena, io e Dorotea.
Con questi ragazzi ho dei meravigliosi ricordi tra i banchi di scuola e fuori, grazie a loro e al nostro "super teacher" Andy le lezioni passavano in fretta e, tra risate e regole grammaticali, insieme abbiamo imparato tante cose, non solo la lingua inglese.
Vorrei in particolare ringraziare Andy uno degli insegnanti migliori che abbia mai incontrato, per avermi fatto scoprire la lingua inglese da un altro punto di vista e non solo come un insieme di regole grammaticali e per avermi insegnato ad imparare  per me stessa e a migliorare il mio livello personale senza paragonarlo a quello degli altri, perchè, come ci ha sempre detto, "Siete tutti fantastici ed eccellenti ragazzi, ma ognuno a modo suo".

Da sinistra: Giacomo, Carlotta, Andy, Andrea, Giada, Alessia,
Matteo, Christian, Achim, Corrado, Dorotea, io, Elena, Laura e Lorenzo.



Questi sono i miei compagni di squadra, la squadra rossa o Grifondoro, come una delle casate di Hogwarts in Harry Potter. Durante le due settimane abbiamo dovuto svolgere delle prove e dei giochi per guadagnare degli House point e vincere la Coppa delle case. Grazie all'unione e alla nostra fantastica group leader Giada siamo riusciti a conquistare la Coppa con 6220 punti. Con questi ragazzi ho imparato che anche nei momenti di difficoltà restando uniti si può riuscire in tutto, perciò li ringrazio per essere stati una squadra vincente non solo in campo di gara, ma anche nell'amicizia.


Infine vorrei ringraziare tutti i ragazzi e gli educatori per aver reso meravigliosa questa vacanza, per avermi fatto ridere e divertire come non mai, per essere così speciali e per essere entrati a far parte della mia vita. Grazie a tutti perchè so che grazie a voi Ipswich non lo                                                                                                      dimenticherò mai.

Ci aggiorniamo presto,
Alessia.

martedì 26 luglio 2016

26 luglio 2016, First week

La prima settimana qui ad Ipswich è ormai terminata. Scusatemi se non sono stata molto presente, ma qui al campus abbiamo degli orari anormali, e quasi non ho nemmeno tempo per lavarmi. Ma a parte gli scherzi, vorrei raccontarvi un po' come è andata in modo molto generale.

La mia vita all'interno della città universitaria è più o meno questa: la mattina si studia e al pomeriggio si fa attività fisica, o si fanno escursioni, e durante il weekend si va in giro con gli amici e i compagni di studio a scoprire le bellezze della città che ci ospita. 
In questa settimana tra una lezione e l'altra, attività sportive, e gite a Londra ho avuto l'occasione di conoscere persone nuove e di rincontrarne con molto piacere alcune già conosciute nei campus che ho frequentato precedentemente.
Mi sono divertita molto in questi giorni e spero che continui ad essere così fino alla fine.

Vi aggiorno presto, 
Alessia.





martedì 19 luglio 2016

19 luglio 2016, domani

DOMANI, DOMANI, DOMANI, DOMANI, DOMANI.
E' questa l'unica parola che mi risuona in testa da questa mattina alle nove, "domani". Domani parto per l'Inghilterra. Domani vivrò uno dei miei sogni più grandi. Domani rincontrerò Dorotea, una mia carissima amica che non vedo da  più di un anno. Domani parto con mia cugina Elena nel nostro posto preferito. Domani. Domani. Domani. Tutto questo accade domani.
Ancora non ci credo, e continuerò a non crederci finché non mi troverò su quell'aereo con destinazione Londra, la città dei miei sogni.

E' tutto pronto, vestiti, beauty-case, trucchi, cartoleria per le lezioni, playlist per il viaggio... Ogni cosa. L'unica che non è pronta, sono io. Che ancora non credo di poter passare due settimane stupende, in un posto stupendo, con delle persone stupende. Non sono psicologicamente pronta per tutto questo. So già che il tempo passerà troppo in fretta, che non vorrò mai tornare a casa, ma so anche che la mia famiglia e i miei amici mi mancheranno, sarà strano non averli tra i piedi.


Volevo anche farvi presente che non sarò molto "attiva", se si può dire, perchè non conosco ancora molto bene il programma della vacanza, però spero di potervi tenere aggiornati su i miei spostamenti e le mie avventure. Farò tutto il possibile.

Ci aggiorniamo al più presto,
un'Alessia molto ansiosa per la partenza.

giovedì 14 luglio 2016

14 luglio 2016; Lasciami andare, madre

"Lasciami andare, madre" è un libro di Helga Schneider del 1998 che racconta l'incontro di Helga con sua madre. La madre di Helga è un ex soldato delle SS, che ha abbandonato i suoi due figli per intraprendere la carriera militare durante la Seconda guerra mondiale; Helga in questo libro racconta ai suoi lettori tutto ciò che è accaduto il 6 ottobre del 1998, quando ha rivisto sua madre a distanza di ventisette anni dal loro ultimo incontro.

Questo libro, veramente bello, mi ha fatto riflettere molto; non parla soltanto del Nazismo, della Germania di Hitler e delle esperienze personali della madre di Helga, ma anche del rapporto tra quest'ultima e la figlia. Nella vita il nostro primo punto di riferimento, soprattutto quando si è bambini, sono i nostri genitori, e non riesco a pensare come possa essere stato per la Schneider dover crescere senza una figura materna. Io credo che non ne sarei capace, perchè per quanto io litighi con mia mamma, lei è sempre, insieme a papà, il mio punto di riferimento in tutto.

I genitori sono le prime persone che incontriamo nel corso della nostra vita, le uniche che pensano a noi figli in ogni momento e le uniche che ci vorranno sempre bene. So benissimo di non essere la prima persona a parlare di questo, ma leggendo quel libro mi sono resa conto della fortuna che ho ad essere cresciuta con dei fantastici genitori al mio fianco; come tutti noi adolescenti che nonostante siamo costantemente in disaccordo con loro sappiamo in fondo di essere fortunati, tanto, tanto, tanto fortunati.
E so anche che mia mamma e mio papà leggeranno questa cosa, perciò vorrei dirgli, sebbene io li faccia arrabbiare spesso, che li ringrazio per tutto ciò che fanno per me e che non riesco ad immaginarmi una vita senza di loro. Vi voglio tanto bene.

Noi ci aggiorniamo presto,
Alessia.

Questi sono Mamma Nicoletta e Papà Paolo,
i miei maestri di vita.

lunedì 11 luglio 2016

11 luglio 2016, Cambiamenti

So di essere stata molto assente in questi giorni, ma la mia vita è un po' monotona in questo periodo, non mi succede mai niente di cui valga la pena scrivere, perciò ho preferito non farlo anzi che risultare banale.

In questi giorni che mi sono presa "per me", diciamo, ho avuto molto tempo per pensare, e mi sono accorta che sta accadendo una cosa di cui tanti miei coetanei hanno paura: STO CAMBIANDO. 
In questo ultimo anno mi sono sentita dire tante volte dai miei amici "Sei cambiata Ale", ma non ci ho mai fatto tanto caso, perchè io mi sentivo la stessa di sempre. Però ultimamente mi sono accorta che è vero, sono cambiata. Me ne rendo conto da alcune piccole cose, a volte molto semplici, come il fatto di stare con una compagnia di amici diversa dal solito, frequentare di più certe persone rispetto ad altre, trovarmi in disaccordo con persone con le quali non lo ero mai stata.

Mi trovo spesso a chiedermi:"Sei cambiata, ok, ma è un bene o un male?". Io, sinceramente, lo considero un bene, perchè sono maturata, sto diventando grande, e sto cominciando a capire come funziona la vita vera; altre persone lo considerano un male, perchè beh, semplicemente, preferivano la vecchia Alessia.
A questo punto la vera domanda non è se sono cambiata oppure no, ma quanto sono cambiata; io non mi sento tanto diversa, sono pur sempre la ragazza che si veste sempre di nero, che ama mangiare, che ride e piange per niente, che studia tanto perchè ama imparare, che legge libri fantasy, guarda serie TV anch'esse fantasy, che ascolta continuamente musica e che passa tutto il suo tempo libero tra quelle quattro mura chiamate "palestra". Io mi sento ancora me stessa, sono sempre io; sono più matura e forse un po' diversa, ma fondamentalmente sono sempre la stessa Alessia di sempre.

Volevo perciò dire a chi ha paura dei cambiamenti, di non averne, perchè sono necessari. Non possiamo crescere senza cambiare, né migliorare senza cambiare; perciò non abbiate paura, cercate di rimanere più fedeli a voi stessi nei modi di fare e vedrete che la vostra personalità non la perderete mai.

Vi aggiorno presto, un grande abbraccio.
Alessia, quella di sempre.


martedì 5 luglio 2016

5 luglio 2016, Letizia

Perdonatemi, perdonatemi, perdonatemi per la mia assenza, giuro che ho una motivazione; in questi ultimi giorni sono stata un po' impegnata e non ho avuto tempo di scrivere. Venerdì ho avuto allenamento e poi Alice, una mia "amica della palestra" a dormire da me; sabato ho visto la mia migliore amica, Alice, (si chiamano tutte Alice, lo so, a volte faccio confusione persino io) che non vedevo da un sacco di tempo e che era appena tornata da Londra; domenica sono stata in montagna a casa di mia cugina e non avevo connessione.
Queste sono le vere motivazioni; ieri, se ve lo state chiedendo, ho passato una fantastica giornata con Letizia, che oramai voi conoscete, e avrei voluto scriverne, ma mi è venuto una sorta di blocco dello scrittore e non trovavo il modo giusto per dirlo; questa mattina, però, dopo averci dormito su, ho deciso che vi parlerò non della nostra giornata, ma della nostra amicizia.

Letizia ed io ci conosciamo da sempre, proprio da quando eravamo due piccoli esserini che frequentavano l'asilo; durante il periodo della scuola materna lei abitava a Falcinello e io qui dove abito ora, a Sarzana, perciò non ci vedevamo quasi mai al di fuori dell'asilo. Quando è stato il momento di andare alla scuola elementare abbiamo scelto due scuole differenti, ma la sua famiglia si è trasferita nella mia stessa via, perciò ci vedevamo comunque. Un giorno poi arrivò la svolta; cominciai a frequentare una palestra di ginnastica ritmica "L'Ecole" e il primo giorno di allenamento mi accorsi di essere nello corso di Letizia e da lì cominciò la nostra amicizia: ci vedevamo sempre all'allenamento e diventammo sempre più unite.
Nonostante quest'anno non fossimo nella stessa scuola, perchè io sono più grande di un anno, siamo riuscite a vederci lo stesso tutti i giorni per via dell'allenamento, e se non eravamo a ginnastica, ci incontravamo al di fuori. Da quando l'estate è cominciata siamo costantemente insieme, in palestra, al mare, in giro, a casa... Ovunque.


Ormai è come una sorella per me e me ne rendevo conto proprio ieri quando pensavo al fatto che, nonostante fossimo state insieme per tre ore e mezza la mattina, al pomeriggio ci siamo viste nuovamente al mare. Con lei posso parlare di tutto, fare qualsiasi cosa ed essere me stessa al 100%, e viceversa, perchè so che di lei non mi stancherò mai; le voglio tanto tanto bene.

Per oggi è tutto, ci vediamo presto.
Alessia.

giovedì 30 giugno 2016

30 giugno 2016, Il gabbiano Jonathan Livingstone

Ho appena terminato "Il gabbiano Jonathan Livingstone", libro di Richard Bach , e per appena terminato intendo proprio che l'ho terminato pochi minuti fa. Non ho idea del perchè, ma questa storia e il messaggio che vuole dare mi hanno ispirata, perciò mi sono messa subito all'opera.

Questo libro racconta la storia di Jonathan, un gabbiano diverso dagli altri, non in senso negativo, ma positivo, perchè egli, a differenza dei suoi simili, non vola esclusivamente per procurarsi il cibo, ma per la gioia che il volo gli trasmette.
Il messaggio che il libro ci vuole dare attraverso i fatti e le parole di Jonathan è quello di credere nei propri sogni e nelle proprie aspirazioni; non si può raggiungere un obbiettivo se non si crede di non avere limiti e non ci si convince che ce la si farà.

Sono pienamente d'accordo con il gabbiano Jonathan Livingstone; il suo è un insegnamento molto utile per tutti, perchè può essere utilizzato in qualsiasi campo, non solo nel volo. Persino io, prima di entrare in pedana ad una gara di ginnastica, cerco di convincermi che sono in grado di farlo e che lo farò bene; e funziona sul serio! Posso assicuravi che da quando lo faccio sono molto più tranquilla in pedana e riesco ad eseguire molto meglio i miei esercizi. Tutto ciò però non deve essere sostituito all'allenamento e alla pratica, anzi è il passo finale che segue questi ultimi.
Credo che Richard Bach abbia scritto uno dei libri più belli che io abbia mai letto, sia per la storia originale, sia dal punto di vista della morale che può essere d'aiuto a chiunque, adulto o bambino, non importa l'età.

Il mio è un invito a leggere questo libro molto bello e a seguire il consiglio del gabbiano; perchè essere sicuri di noi stessi è il primo passo per realizzare i propri sogni, qualsiasi essi siano.

A presto, 
Alessia.

lunedì 27 giugno 2016

27 giugno 2016, Il Piccolo Principe

Sabato sera, finalmente, si è svolto il saggio di fine anno della mia società sportiva "L'Ecole", tratto dal libro di Antoine de Saint-Exupéry "Il Piccolo Principe".

Nonostante sapessi tutto il copione a memoria e lavorassi a questo spettacolo dall'anno scorso, prima di entrare in scena sono stata assalita da un'ansia terribile: "E se sbaglio qualche battuta? Se perdo l'attrezzo durante gli esercizi? Se mi dimentico di dover entrare o uscire? Se non riesco a cambiarmi in tempo?" mi ripetevo di continuo. Avevo paura di sbagliare, di sbagliare tutto e di far sbagliare gli altri di conseguenza; tutti questi timori però sono svaniti nel momento in cui il mio piede ha toccato il palco. Mi sono detta:"Tu ce la farai!" e mi sono convinta che sarebbe andato tutto bene.
Tutto è andato come previsto (ok, forse qualche piccolo imprevisto c'è stato, ma la "squadra Ecole" ha fatto un ottimo lavoro e le cose si sono sistemate) e tra un esercizio e l'altro lo spettacolo è terminato; tutto è passato troppo in fretta, secondo me, non avevo fatto in tempo a rendermi conto che era cominciato il primo esercizio che eravamo già alla scena finale,
Sono molto contenta e fiera del nostro lavoro, abbiamo faticato tanto e alla fine il nostro lavoro è stato ripagato da tanta soddisfazione e complimenti da parte di tutti, insegnanti comprese.

Quest'anno è stato un anno meraviglioso, pieno di successi e di felicità e devo ringraziare tutta la mia squadra, perchè senza di loro niente di tutto questo sarebbe potuto succedere. Perciò grazie a Sophie, Lorena, Carolina e Melinda che sono le insegnanti migliori del mondo e grazie a tutte le mie compagne, soprattutto a Letizia, Naima, Alice, Sofia, Veronica, Erika ed Ilaria che non sono solo delle semplici compagne, ma delle vere amiche!

Vi lascio con alcune foto dello spettacolo, vi aggiorno presto.
Alessia.

Questa sono io nel ruolo del Piccolo Principe.
Ilaria, che interpreta l'aviatore, ed io.



La coppia storica de L'Ecole:
Naima, nel ruolo della volpe, ed io.

venerdì 24 giugno 2016

24 giugno 2016, Vivere emozioni

Mia madre ha sempre ritenuto che io faccia parte di quella categoria di persone che hanno una grandissima abilità nel perdere tempo, ed anche io sono molto d'accordo con lei. Infatti ho la grandiosa capacità di fare sempre qualcosa che non dovrei fare se in quel momento ho qualcosa da fare. Come adesso; potrei essere a leggere un libro, a sistemare la borsa della palestra per domani, a scegliere quale maglietta indossare domani mattina... Potrei essere, più semplicemente, a fare qualcos'altro di più importante. 
Invece adesso mi trovo nel mio giardino, seduta sulla mia altalena, completamente al buio, a scrivere questo, mentre la mia canzone preferita risuona nelle mie orecchie. 

Voi starete pensando che io sia strana o abbia qualche problema e vi comprendo; chi alle 22.28 del 24 giugno 2016 non si trova su un'altalena al buio ad ascoltare musica? Beh, non sarà una cosa da persona normali, ma io ne ho davvero bisogno in questo momento. 
In primo luogo la musica mi rilassa ed io sono molto molto molto agitata per il saggio di domani sera; secondo amo la notte e perché uno deve stare in casa quando può godersi la luna e le stelle direttamente dal proprio giardino? E terzo mi trovo nel mio posto felice: la mia altalena. Quest'ultima mi è stata regalata dai miei nonni paterni quando avevo sei anni e credo che sia l'oggetto che utilizzo più di tutti, addirittura più del telefono cellulare; appena ho un momento libero vengo qui per rilassarmi, per pensare, ecc... Insomma per stare bene. 
Non c'è niente di particolare in tutto ciò, ma volevo condividere con voi queste emozioni, la sensazione di poter essere se stessi in un luogo speciale, di poter fare ciò che si vuole, per quanto strano possa essere, senza pregiudizi, di staccare per un po' dal mondo esterno per chiudersi nel proprio piccolo mondo, per sentirsi felici e per sentirsi liberi da tutto, VIVI. Per questo ho scritto "Vivere emozioni" all'inizio, perché in questo momento, in questo luogo, io mi sento viva.

A presto,
Alessia.

mercoledì 22 giugno 2016

22 giugno 2016, Estate

Il 20 giugno è ufficialmente cominciata l'estate, la stagione che preferisco in assoluto, e con lei il conto alla rovescia per la vacanza studio che farò quest'estate. Il 20 di luglio partirò per Ipswich, un paese universitario vicino a Londra, con mia cugina Elena, Dorotea, una mia carissima amica che abita in Sardegna e Viviana, un'amica pugliese; alloggeremo per due settimane nel college di Ipswich, dove svolgeremo un corso di inglese con insegnanti madrelingua e faremo varie gite. La più speciale di queste è la visita guidata agli Universal Studios di Harry Potter; essendo tutte e quattro fan della saga visitare gli Studios è sempre stato un grande sogno per noi, non vediamo l'ora. Volevo condividere con voi la gioia di poter dire che manca meno di un mese a quella che sarà la vacanza più bella di tutta la mia vita.

Chiudendo questa piccola parentesi, gli ultimi giorni sono stati abbastanza regolari; lunedì sono andata in palestra come al solito per le prove del saggio e poi mi sono incontrata con le mie "amiche della palestra" per provare l'esercizio a sorpresa.
Ieri pomeriggio, invece, sono andata al mare dopo la mia sessione quotidiana di "prove spettacolo", tentando invano di colorare un po' la mia carnagione cadaverica. Sofia e Veronica, due amiche della palestra, sono venute a trovarmi in spiaggia e abbiamo passato un bel pomeriggio insieme tra chiacchiere e gelati. La sera sono andata a cena fuori con tutta L'Ecole's family, insegnanti comprese; abbiamo riso e scherzato molto, mi sono divertita tanto!
Questa mattina ho assistito all'esame di terza media di Giada, esattamente un'anno dopo aver dato il mio. Vorrei poter dire che Giada è stata bravissima perchè ha affrontato l'esame nel mio stesso giorno e perchè io le ho portato fortuna, ma in realtà è perché Giada è veramente brava a scuola ed è stato grazie alle sue doti e al grande impegno che è riuscita molto bene questa mattina nell'orale. Sono fierissima di lei, oggi ha dato il meglio di sé.

Ora devo proprio scappare; tanto per cambiare ho le prove generali, con tanto di costumi, del saggio. Vi aggiorno, a presto.
Alessia. 

domenica 19 giugno 2016

19 giugno 2016, L'Ecole's family

Ed ecco che è arrivata la domenica sera, un'altra settimana è volata.
Questo weekend è stato abbastanza tranquillo; sabato mattina ho assistito all'esame di terza media di Letizia, una mia compagna di ginnastica che conosco da tutta la vita. E' stata molto molto brava, le devo fare tanti tanti complimenti; sono molto fiera di lei. Per quanto riguarda me, invece, è stato abbastanza strano ritornare alla scuola media e rivedere tutti i miei professori; non avevo più visto nessuno di loro a parte la professoressa di francese, che ha continuato ad essere tale anche quest'anno, e la professoressa d'italiano, che ho incontrato qualche volta al di fuori della scuola. Sono stata molto felice di averli rincontrati, sono pur sempre gli uomini e le donne che mi hanno formato come alunna e senza i quali adesso non sarei come sono ora.
Sabato pomeriggio, poi, ho partecipato alle prove generali del saggio di fine anno della mia scuola di ginnastica ritmica "L'Ecole"; qui tutto regolare, come al solito. Spero solo che dopo tanta fatica il nostro "Piccolo principe" abbia molto successo. La sera sono uscita con delle mie care amiche, Letizia e Giada, per un gelato e due chiacchiere; ci siamo divertite molto, era da tanto che non passavamo una serata così insieme, gli voglio tanto bene.

Domenica mattina mi sono incontrata con le mie "amiche della palestra" a casa di una di noi, Sofia, per preparare un esercizio a sorpresa per la nostra insegnate, da fare al termine del saggio di fine anno per ringraziarla di tutto ciò che fa per noi. Nel pomeriggio,
invece, sono andata in giro per la città, sempre con il gruppo "L'Ecole", alla ricerca di un vestito da utilizzare per l'esercizio (ci abbiamo messo un sacco di tempo per trovare quello giusto, alla fine eravamo così esauste che abbiamo dovuto fare una pausa gelato per ricaricarci).

Tutto sommato mi sono divertita molto questo fine settimana; stare con le mie amiche è sempre bellissimo, soprattutto dopo una settimana intensissima di allenamemto per tutte, un po' di svago ci serviva proprio. Non vedo l'ora di ripassare un'altra giornata così con loro.

Ora credo che andrò a dormire (si fa per dire :D ). A presto,
Alessia.

venerdì 17 giugno 2016

17 giugno 2016

Perdonatemi per l'assenza in questi giorni, ma il fatidico 25 giugno si sta avvicinando e io sono costantemente in palestra per fare le prove del saggio. Per fortuna o per sfortuna, interpreto il personaggio principale; questo vuole dire che devo essere sempre presente alle prove, tutti i giorni a tutte le ore... Come dice mia mamma, ho preso la cittadinanza tra quelle quattro mura.
Se penso che tra una settimana però è tutto finito, mi viene quasi tristezza; c'è tutto il lavoro di un anno in quello spettacolo e io e le mie compagne abbiamo l'occasione di poter mostrare il risultato di tanta fatica alle altre persone. Non vedo l'ora che arrivi sabato prossimo!

Ora credo che andrò a leggere, ci vediamo presto.
Alessia


martedì 14 giugno 2016

14 giugno 2016, Ginnastica

E' appena terminata un'altra giornata; come al solito, sono tornata tardi dall'allenamento. Quello di oggi è stato leggermente diverso dal solito, la nostra insegnate ci ha fatto eseguire degli esercizi un po' più difficili del solito, perciò ho fatto un po' d fatica, però mi sono resa conto di una cosa dopo oggi.
Faccio ginnastica ritmica da ormai undici anni e non ho mai pensato di mollare, o meglio, l'ho pensato, ma non l'ho mai fatto. Mi rendo conto, infatti, che nonostante io abbia avuto tanti momenti no e anche qualche insuccesso, l'amore che provo per questo sport e l'affetto che mi lega alle mie compagne e alle mie insegnanti, mi hanno sempre spinto ad andare avanti. E solo adesso, dopo tanti anni, ho capito che tutta la fatica fatta durante il mio percorso di atleta, compresa quella di oggi, mi è servita veramente molto per migliorare nella ginnasta e come persona.
Non so se voi avete un'idea di ciò che ho provato a spiegarvi; è un sentimento strano, a volte odio la ginnastica a morte, ma non posso smettere, perchè la amo alla follia. So che è strano, ma rifletteteci su; potrebbe succedere anche a voi, e in quel momento mi capirete sul serio.

Con questo ho finito. A presto,
Alessia.




Un bel sorriso per cominciare al meglio la giornata!
(Alice ed io)



domenica 12 giugno 2016

12 giugno 2016, La mia prima settimana di vacanza

Il 6 giugno si è concluso per me il primo anno di scuola superiore; è stato un'anno meraviglioso, pieno di cambiamenti, gioia e, talvolta, di tristezza; nonostante qualche difficoltà, dovute maggiormente alla scuola più difficile rispetto alle medie, devo ringraziare i miei compagni di classe, o meglio i miei amici, e i miei professori per le bellissime esperienze che ho vissuto quest'anno. Sono molto contenta della scuola che ho scelto e mi sono trovata veramente bene con tutti e spero vivamente di poter affermare questo anche il prossimo anno. 

Dopo questo piccolo resoconto sul mio anno scolastico, posso finalmente affermare che è cominciata l'estate! Questa prima settimana di vacanza è stata però diversa dalla classica prima settimana estiva nella quale si va al mare con gli amici, perchè, con la mia scuola di ginnastica ritmica, ho partecipato al XVIII Trofeo Internazionale di Coreografia organizzato dalla ConfSport Italia a Montecatini Terme; la mia settimana perciò è stata un susseguirsi di allenamenti interminabili, prove, prove, prove e ancora prove.
Venerdì sera ci siamo esibite con la nostra coreografia intitolata "Le voyage" per le selezioni e siamo passate alla finale che si è tenuta ieri sera. Purtroppo non abbiamo vinto la competizione, ma la nostra ginnasta Alice (12 anni) si è guadagnata il premio speciale della giuria.

Sono molto orgogliosa del mio gruppo, abbiamo fatto un ottimo lavoro, nonostante il risultato, e sono anche molto contenta di questa esperienza molto diversa dal solito, dove ho potuto confrontarmi con ginnaste/i provenienti dal tutto il mondo (Egitto, Svezia, Polonia, Georgia, Albania, ecc...) e non solo dall'Italia. 

Essendo questa l'ultima gara della stagione da domani cominciano le prove del saggio di fine anno e sono molto felice dell'arrivo di questo momento, ma allo stesso tempo non vedo l'ora di tornare in pedana per gareggiare di nuovo.

E' tutto per oggi; vi lascio con alcune foto del trofeo.
Ci vediamo presto, Alessia.


La posizione finale della coreografia

Tutto il gruppo delle ginnaste partecipanti.
(Da sinistra, Francesca, Naima, io, Sofia, Alice, Veronica, Ilaria e Letizia.)


Primo piano del trucco per l'esibizione; Alice ed io